Ho accettato con entusiasmo l’invito ad occuparmi di redigere una proposta per l’ultima call for papers lanciata dalla rivista scientifica QTimes, Journal of Education, Technology and Social Studies della quale sarò tra le curatrici.
Sono tanti gli interrogativi che mi sono posta negli ultimi anni come migrante digitale, dubbi che abbiamo tutte e tutti nel vivere costantemente immerse/i in una società digitale sempre più veloce, certe volte sfiancante. Per chi viene come me dall’epoca analogica e ha colto dal digitale grandi opportunità – studio, lavoro, relazioni – il mondo sembra irreversibilmente cambiato, aver preso una direzione nella quale le piattaforme ci nutrono di sapere e conoscenza, e, allo stesso tempo, traggono profitto dal narcisismo, dalle ingiustizie sociali, dalla polarizzazione delle opinioni, dal linguaggio d’odio, dalle notizie false.
Vi ricordate cosa diceva Quelo, il personaggio creato da Corrado Guzzanti?
In questo momento c’è una grande crisi, c’è grossa crisi… c’è molta violenza, c’è molto egoismo. Qua la gente non sa più quando stiamo andando su questa tera…
Lasciarsi andare a un sorriso è sempre utile, anche per fermarsi e aspettare un giro. Non è dai sedicenti guru che avremo risposte.
Ho scritto questa call per lanciare un appello a chi come me si è fatto delle domande e sta cercando risposte non solo da sé stesso ma anche dalla comunità digitale.
Le domande di ricerca sono ispirate alle prezione conversazioni avute con studiosi, ricercatori, docenti, digital worker, agli studi che mi hanno ispirato dubbi e riflessioni, e al lavoro di altre persone che nel mondo stanno cercando di costruire una società digitale più equa.
La trasformazione digitale è davvero irreverisibile ma questo non significa che abbiamo già raggiunto il miglior risultato possibile in termini di giustizia sociale, uguaglianza, accesso alle opportunità, consapevolezza dei processi che sono sottesi alle piattaforme. Per cambiare le cose bisogne fermarsi e trovare risposte tutte/i assieme guardando al futuro.
Lo sguardo al 2050 della call ha l’ambizione infatti di recuperare la nostra dimensione temporale schiacciata dal digitale, tornando a dare significato storico alle vicende umane per gettare un seme che coltiveranno le nuove generazioni.
Dead Line:
Proposta abstract: entro il 31 Luglio 2022
Accettazione abstract: entro il 20 Agosto 2022
Sottomissione articolo: entro il 30 Settembre 2022
Referaggio e comunicazione degli esiti: entro il 20 Ottobre 2022
Tempo concesso per le variazioni e modifiche richieste dai referees, in caso di accoglimento: 30 Ottobre 2022
Termine operazioni di editing e pubblicazione numero: Novembre 2022